RESTAURI

Fascino intramontabile

È stato ultimato ai Cantieri di Sestri il refitting della ormai quasi centenaria navetta creata dalla matita di Hugo Schubert. Un intervento conservativo, pensato per non cancellare a colpi di motosega e fiamma ossidrica tutte le storie di mare raccontate da ogni piccolo particolare di questa imbarcazione
È passato un anno. Era il numero 75 di Arte Navale e un servizio dedicato al restauro del Sea Home ne immortalava lo stato iniziale dei lavori. Tante foto, tutte in bianco e nero per eliminare i colori inquinanti tipici del work in progress. Con il B&W era possibile vedere la barca nella sua parte emotiva e intima, però si trattava solo di una fase transitoria in attesa della fine del restauro, quel restauro necessario per smacchiare la barca dalle tinte tipiche della ruggine, dell’ossido e del legno trascurato. Un restauro che avrebbe permesso a questa barca di essere fotografata orgogliosamente a colori. Si sta parlando di un’anziana signora del mare, ormai prossima al secolo di vita, appartenuta per la maggior parte della sua esistenza agli attuali armatori. Dopo tanti anni al servizio di ben 4 generazioni, era il momento di un intervento importante. Non uno di quelli in cui si demolisce tutto, ma, al contrario, bisognava lasciare le rughe da anziana signora, senza far sparire le piccole modifiche apportate negli anni e ormai anche loro d’epoca, senza cancellare a colpi di motosega e fiamma ossidrica tante storie e avventure delle quali il legno e il ferro ormai erano intrisi. Gli armatori non la considerano una barca d’epoca, ma semplicemente la vecchia barca di famiglia con cui da anni navigano per il Mediterraneo, quindi volevano mantenerne la praticità e scegliere soluzioni per navigare con semplicità, senza equipaggio, sempre in famiglia. Sea Home è uscita dalla felice matita di Hugo Schubert, noto progettista navale svedese - nel secondo decennio del 1900 si rese famoso per il varo di una decina di navette in acciaio sui venti metri - è stata varata alla fine degli Anni 20 con il nome di Flora. Oggi però non dobbiamo ringraziare solo Hugo Schubert se questa barca solca i mari con nuovo vigore. I meriti sono di due figure chiave del restauro: l’architetto Matteo Picchio, ormai persona di spicco nel settore del refitting e autore del progetto di restauro di Sea Home, e Fulvio Montaldo titolare dei Cantieri navali di Sestri, un’azienda con alle spalle decine di interventi, perfettamente riusciti, su barche di questo tipo. La filosofia del restauro è stata principalmente conservativa. Si è così deciso di mantenere alcune modifiche apportate all'arrivo di Sea Home nel Mediterraneo, come l'alta impavesata presente a prua, ma non nei disegni originali; ora l’area di navigazione di Sea Home non sono le placide acque degli arcipelaghi svedesi, ma quelle imprevedibili del Mare Nostrum, per cui, se qualcuno, a suo tempo, aveva messo quell'impavesata, vuol dire che a qualcosa serve. ... segue